sabato 28 settembre 2013

Il Barolo

La prima citazione del "Barol" risale al 1751 e, sempre nello stesso periodo, una relazione agraria informa che il maggior reddito di questo comune deriva dal vino e dalle vigne ben coltivate.
Nel 1834 si ha la conferma che il nebbiolo "dà vini ricercatissimi", è già il Principe dei vitigni.
Vini buoni ma ancora mal vinificati, finché la Marchesa Falletti di Barolo non chiama dalla Francia Louis Oudart, che corregge gli errori di vinificazione divenendo il padre del Barolo moderno. Il Barolo ha un carattere austero e robusto, che il tempo arrotonda meravigliosamente. Oggi sono i cru, le singole vigne, la massima espressione del nebiolo al 100%, unico vitigno ammesso per questo vino dotato di profumi eccezionalmente complessi, che si evolvono piacevolmente in bocca dopo ogni sorso.


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